sabato 16 ottobre 2010

Film sonoro/Película sonora


L'idea nasce da un semplice constatazione: quante volte ci è capitato di aver letto un libro e poi venir a conoscenza che ne è stato tratto un film, motivo per il quale con curiosità andiamo a valutare l'opera del regista? E viceversa, quante volte ci è capitato di andare al cinema e di aver visto un film bellissimo tratto da un romanzo di cui non ne eravamo a conoscenza?
Viviamo in un'epoca in cui siamo sommersi da immagini, in cui il tempo accelera le nostre vite, allontanandoci dal piacere della lettura, soprattutto di opere classiche. Opere spesso desuete sia per il linguaggio, quanto per i valori e problematiche in esse rappresentati, ma spesso dimentichiamo che ciò che fa di un libro un'Opera è proprio il suo valore universale.
Inoltre, in questo millennio dove la maggior parte del tempo lo si trascorre in auto e al lavoro, vediamo come la tecnologia stia prestando sempre più attenzione alla qualità del suono, creando strumenti sempre migliori per poter usare almeno l'udito durante le quotidiane azioni senza dover perdere tempo.
Ecco quindi che ho pensato di sviluppare maggiormente l'idea ormai nota dell' audiobook. Sfruttare il canale di trasmissione orale per la diffusione di opere note ma dimenticate se non addirittura mai lette.
Come progetto pilota ho scelto un'opera classica nella Letteratura Spagnola: La Celestina. Tale testo era stato pensato alla fine del Quattrocento come teatro letto in pubblico e non rappresentato (pertanto senza scenario, senza costumi, senza luci... senza attori). La durata della lettura era di circa 15 ore, e pertanto la lettura pubblica a voce alta si faceva in più giorni.
I miei collaboratori ed io abbiamo fatto prima di tutto un grosso e difficile lavoro di riduzione e riadattamento, oltreché di interpretazione e traduzione, delicatissima trattandosi di un’opera classica, cercando di mantenere le dinamiche del testo e aggiornando il linguaggio senza però tradire del tutto la dimensione temporale. La difficoltà infatti risiede nel non voler e dover fare una parodia dell'opera, semplicemente cercare di trascriverla pensando ad un ascoltatore contemporaneo.
Ciò che differenzia il progetto da me ideato da un comune audio libro, sta nelle modalità di rappresentazione delle vicende narrate: si è cercato di ricreare una scenografia sonora mediante, prima di tutto, una recitazione delle battute dei protagonisti motivo per il quale ci siamo serviti di “attori vocali” e non la semplice lettura monovocale del testo fatta per l'appunto da un bravo “lettore”, ed in seguito grazie all’aggiunta di musiche di sottofondo, in apertura o in chiusura d’atto, nonché all’inserimento di vari effetti sonori e rumori ambientali. Tutto questo per permettere all’ascoltatore di venir catapultato all’interno della vicenda come un tacito spettatore, permettendogli altresì di immaginare i vari contesti in cui questa si svolge. Tali effetti, del tutto assenti nel libro parlato, conferiscono dinamicità al racconto e ci permettono di assegnargli l’appellativo di “film sonoro”.
La finalità prima di questo lavoro è quella di offrire a un più vasto pubblico possibile nuovi canali di conoscenza e godimento dei testi letterari. Inoltre con il mio team di collaboratori abbiamo instaurato un dialogo con CERCLE, un gruppo che coinvolge al suo interno un nucleo di artisti e professionisti provenienti da diverse discipline – teatro, arti plastiche e visive, architettura e design – e che si avvale, di volta in volta di collaborazioni esterne creando un dialogo interdisciplinare, che mira alla produzione di performance ed installazioni ispirate agli audio-testi stessi. La finalità principale di tale collaborazione sta nella volontà di realizzare, nel miglior modo possibile e mediante forme artistiche alternative, progetti che coinvolgano principalmente tutti gli altri aspetti sensoriali al di fuori della vista.
Fino a questo momento ho lavorato in maniera autonoma intellettualmente, tecnicamente ed economicamente. Solo a lavoro finito, verso la fine dell'anno accademico 2006/2007, ho mostrato il risultato dello stesso al Direttore del Dipartimento di Studi Romanzi della Facoltà di Scienze Umanistiche dell' Università “La Sapienza” di Roma, Prof. Luisa Valmarin, ed al Preside di Facoltà Prof. Roberto Antonelli, i quali si sono mostrati molto interessati e mi hanno chiesto di preparare una presentazione in Facoltà.
Le finalità del film sonoro come nel caso dell' audio-testo sono essenzialmente due: a) la promozione dell’ascolto di opere importanti in traduzione o in lingua originale; b) la costruzione di nuovi strumenti didattici per lo sviluppo della conoscenza interlinguistica ed interculturale. In questa prospettiva l’intervento di CERCLE è stato finalizzato alla diffusione dell’audio-testo attraverso l’utilizzo di altri canali percettivi quali: corporeità, gestualità, olfatto, tatto, ecc... ed alla proposizione di diversi laboratori di ricerca multidisciplinari: arti plastiche, studio sul ritmo e il canto, recitazione, approccio alla danza, tecniche di emissione vocali e respirazione, dizione, curati dai medesimi professionisti. Tali laboratori o performance artistiche sono aperti soprattutto a non vedenti ed ipovedenti, permettendo loro l’inserimento nel tessuto produttivo degli stessi, facilitandone l’integrazione in un gruppo di lavoro sia a livello partecipativo che di consulenza, cercando di incontrare l’esigenza formativa dei disabili visivi, dando loro un accesso libero ed alternativo alla cultura.
Da un punto di vista didattico il lavoro svolto ha comportato l'applicazione di materie studiate all'università quali: letteratura, traduzione, scrittura creativa, teatro, storia della musica e filosofia del linguaggio. Naturalmente la divisione in atti dell'opera riadattata è frutto di un' attenta analisi di ascolto: quanto riesce una persona a mantenere l'attenzione e il conseguente filo del discorso mentre guida l'automobile o fa ad esempio le faccende di casa? Come fare il riadattamento senza servirsi di immagini, considerando i naturali cali di attenzione? Ed infine, che linguaggio usare affinché l'ascolto sia coinvolgente? Quali sono i brani musicali che meglio commentano quell'azione senza parodicizzarla?
Il film sonoro “La Celestina” non è nel modo più assoluto la registrazione di una lettura, ma la ricerca di costruire una specie di teatro o cinema senza immagini, ma solo con i suoni e con le parole.

2 commenti:

  1. Resulta curioso que una obra que, recitada en su época en 15 horas (en varios días), hoy sea impensable...

    Al adaptar el texto al tiempo disponible en el siglo XX, resumiendo de manera brutal, ¿no se pierde información?

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  2. En realidad la adaptación que hicimos consistió en resumir y cortar algunas partes de la obra ya que era impensable leerlas todas. Se trata de una adaptación cinematográfica sin imágenes en la que se ha respetado totalmente la dimensión tempotal del siglo XV.

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